Fulcanelli l'alchimista
Julien Champagne illustratore dei suoi
libri
(23 gennaio 1877 - 26 agosto 1932)
Foto del laboratorio di Julien Champagne,
illustratore di Fulcanelli. Il bordo di questa foto reca in basso a destra una dedica di Julien Champagne al suo maestro Pierre Dujols (documento inedito).
Frontespizio di Il Mistero delle Cattedrali, disegnato da Julien Champagne nel 1910 e pubblicato nel 1926 in questo libro.
Autoritratto di Julien Champagne, in cui si fa
chiamare "Fulcanelli", dipinto in casa di Schwaller de Lubicz a Grasse (Alpes-Maritimes) verso il
1930 (documento inedito).
Dipinto alchemico di Julien Champagne. L'animazione. Disegnato da Julien Champagne nel 1910, edito nel 1945 nel libro di Eugène Canseliet Due siti alchemici.
Partiamo da cose sicure e ben note: due opere di alchimia portano come nome
d'autore lo pseudonimo "Fulcanelli". Chi vi si nasconde dietro? Perché Il primo libro di Fulcanelli si intitola Il Mistero delle Cattedrali l'interpretazione esoterica dei simboli ermetici
della Grande Opera ed il secondo Le Dimore Alchemiche ed il Simbolismo ermetico nei suoi rapporti con l'arte sacra e l'esoterismo della Grande Opera. Queste due opere sono diventate
note presso il grande pubblico, pur la pubblicazione avendo avuto luogo quasi un secolo fa e l'autore essendo rimasto anonimo.
Qui potete scaricare integralmente l'edizione originale delle due
opere in formato PDF: " Fulcanelli, solo testo integrale"
(4Mo) e "Fulcanelli, testo
ed illustrazione" (80Mo).
Studiamo innanzitutto il deposito legale alla Biblioteca
Nazionale di Francia (BNF):
"Autore: Fulcanelli (pseudonimo di Jean Julien Champagne); Titolo: Fulcanelli. Le Mystère
des cathédrale et l'interprétation ésotérique des symboles hermétiques di Grand-Oeuvre. Préface de E. Canseliet, F. C. H. Opera illustrata con 36 tavole dai disegni di Julien Champagne [Testo a
stampa]; Pubblicazione: Nogent-le-Rotrou, tipogr. P. Daupeley-Gouverneur; Parigi, Jean Schemit, libraio, 52 rue Laffitte, il 25 settembre 1926. in-8°, 150 p. [94444];
Altro autore: Canseliet, Eugène (1899-1982). Prefatore.
Autore: Fulcanelli (pseudonimo di Jean Julien Champagne); Titolo:
Fulcanelli. Le Dimore Filosofali ed il Simbolismo ermetico nei suoi rapporti con l'arte sacra e l'esoterismo della Grande Opera. Prefazione di Eugène Canseliet, F. C. H. Operaillustrata
con 40 tavole, dai disegni di Julien Champagne [Testo a stampa]; Pubblicazione: Nogent-le-Rotrou, tipogr. P. Daupeley-Gouverneur; Parigi, Jean Schemit, libraio, il 22 novembre
1930. In 8°, XI-351 p. [1823].
Quando volete
consultare le edizioni originali, vi imbattete nella dicitura "disponibilità: assenza constatata (dopo controllo)" il che significa che le opere originali di Fulcanelli sono state
rubate.
Cosa ci insegna "l'Encyclopédie Universalis", sito sostenitore di un sapere universitario?
"Non sappiamo nulla dell'autore che si firmava "Fulcanelli", Il Mistero delle Cattedrali (Parigi,
1926) e Le Dimore Filosofali (Parigi, 1930), apparsi tra le due guerre mondiali, si imposero di colpo all'attenzione degli appassionati di alchimia così come degli storici
dell'arte.
Il suo nome ermetico, che sembra una combinazione di "Vulcano e di Elio", non permette
di identificarlo. Il segreto è rimasto ben custodito. In Il Mattino dei maghi, Jacques Bergier sostiene di averlo conosciuto. Sarebbe stato ingegnere alla Compagnia del gas. Lo si
identifica spesso con Jean Julien Champagne, morto nel 1939 e illustratore dell'edizione originale, a volte con Rosny il maggiore (aîné) o anche con il
libraio Pierre Dujols. Altre identificazioni più fantasiose, e che restituiscono corpo al mito di Nicolas Flamel, considerano Fulcanelli come un adepto immortale e
pluri-centenario.
Il suo principale discepolo, Eugène Canseliet (1899-1982), alchimista conosciuto al grande pubblico ed autore
di molte opere, afferma di aver frequentato a lungo Fulcanelli, che avrebbe trovato la pietra filosofale e l'immortalità, ma si rifiuta di fornire qualsiasi informazione precisa. Entrambi si
dichiarano appartenenti ad una misteriosa società segreta, La Fraternità di Eliopoli, le cui origini risalirebbero all'Egitto dell'inizio dell'era cristiana...
Le affermazioni di questo misterioso personaggio sono interessanti. Egli ha voluto mostrare innanzitutto che i
capolavori dell'arte gotica devono essere interpretati essenzialmente come l'espressione di un pensiero alchemico, e che degli adepti supervisionarono questi lavori. Se sembra difficile ammettere
tutte le affermazioni dell'autore, quest'ultimo ha almeno avuto il merito di attirare l'attenzione del pubblico.
Infine cosa sappiano di vero su Fulcanelli? Chi si nasconde
dietro questo pseudonimo?
Due testimonianze dirette sono innegabili.
Innanzitutto citiamo Robert Ambelain (1907-1998), specialista dell'esoterismo, autore di
molte opere. Egli ha conosciuto Julien Champagne. In un articolo intitolato Jean Julien Champagne, alias Fulcanelli, pubblicato nel 1962, n° 8 della rivista "La Tour Saint Jacques",
dalle pagine 181 a 204, spiega che Julien Champagne era chiamato "il mio maestro" da Eugène Canseliet quando costoro si presentarono presso l'editore dei Fulcanelli, Jean Schemit...
Vediamo poi la venuta di Julien Champagne a casa René Schwaller de Lubicz, detto "Aor",
e la sua compagna "Isha".
Qui sotto abbiamo un autoritratto di Julien Champagne, realizzato verso il 1930, a Lou
Mas de Cocagnu, a Plan de Grasse, presso l'abitazione degli Schwaller de Lubicz, Aor e Isha, esoteristi noti per i loro lavori sulla mistica, La ricerca delle tinture dulle vetrate, ma anche
l'alchimia operative e l'egittologia.
Julien Champagne si faceva chiamare "Fulcanelli" quando viene ricevuto presso gli
Schwaller de Lubicz. La domestica di Aor, Nanette, e la nuora di Isha, Lucie Lamy, testimoniano di questo fatto.
Oltre a
questo autoritratto, gli Schwaller de Lubicz hanno il molto raro privilegio di aver ricevuto da Fulcanelli il suo libero con dedica di sua mano, Il Mistero delle
Cattedrali.
Sotto è
possibile vedere questa straordinaria dedica. È la seconda conosciuta di Fulcanelli, dopo quella destinata al suo amico Jules Boucher (1902-1955), riprodottta per la prima volta
nell'articolo di Robert Ambelain.
Questo libro era nella biblioteca di René Schwaller de Lubicz, detto Aor, e della sua
compagna Jeanne Germain, chiamata Isha con il suo "nomen mysticum". Vi propongo di vedere un video do 2' 30" sulla scoperta nel 1989 della dedica di Fulcanelli a René Schwaller de
Lubicz.
Dopo lo zoom sulla dedica vedrete nel video qui sotto alcuni dei libri di alchimia della
loro favolosa biblioteca provenienti da "Suhalia", nome della stazione scientifica degli Schwaller a Saint-Moritz in Svizzera, in cui erano con il loro gruppo di esoteristi alcuni anni
prima.
Dedica di Fulcanelli del suo libro a Schwaller de
Lubicz
Video girato nel 1988 che mostra
l'autoritratto realizzato da Julien Champagne, uno schizzo di Champagne di Schwaller de Lubicz, annotazione sul retro: "Fulcanelli- Aor- 1930", l'attestazione di presenza al decesso di Julien
Champagne inviato dalla signora Gaston Devaux, sorella di Champagne, a René Schwaller de Lubicz, la lettera della signora Devaux a René Schwaller de Lubicz contenente la richiesta di prendersi in
carico delle spese della lastra tombale, con l'inscrizione "Apostolus Hermeticae Scientiae".
Fulcanelli dipinge il suo ritratto nell'abitazione di
Schwaller de Lubicz
Tomba di Julien Champagne
Julien Champagne detta le sue ultime volontà a sua sorella prima della morte avvenuta il 26 agosto 1932 al suo domicilio rue Rochechouard. Quest'ultima le rende note a
René Schwaller de Lubicz da una lettera redatta il 21 settembre 1933. René Schwaller de Lubicz paga le spese di incisioni della lastra mortuaria. La lastra commemorativa è stata rubata anch'essa.
Dava fastidio a qualcuno? Julien Champagne non merita un ultimo omaggio in quanto Apostolo delle scienze ermetiche? Era in marmo bianco e recava
l'iscrizione:
Qui riposa
Julien Champagne
Apostolus Hermeticae Scientiae
1877-1932
L'espressione "A. H. S.", qui impiegata da Julien Champagne, si ritrova esattamente nelle due dediche note di Fulcanelli. La seconda, quella riportata poco sopra, è della mano
dello stesso Champagne, come indicato da Lucie Lucie Lamie, nuora di Schwaller e Nanette sua domestica, che entrambe hanno vissuto quest'avvenimento a
Plan-de-Grasse.
Allora, Julien Champagne è Fulcanelli?
Lo è quando scrive di suo pugno il famoso pseudonimo come dedica su di un Il
Mistero delle Cattedrali a René Schwaller de Lubicz.
Usurpa forse questo pseudonimo? Schwaller accetta la dedica fatta sotto questo
nome. Egli stesso esegue uno schizzo di Fulcanelli con l'inchistro rosso. Scrive sul retro del ritratto "Fulcanelli-Aor 1930". Questo ritratto è posto nella tromba delle scale della sua villa "Le
Mas de Cocagnou" situata al Plan-de-Grasse, nel Mezzogiorno. Ho tenuto questo ritratto tra le mani e letto il retro.
Ne fa fare una copia, successivamente, riprodotta qui
sotto
Questo ritratto rappresenta Julien Champagne, all'età di 53 anni, due anni prima
della more
Julien Champagne era egli stesso un
alchimista?
Nella foto qui sotto Julien Champagne è rappresentato seduto dietro una tavola,
in una stanza trasformata in laboratorio.
Questa foto ricorda l'articolo pubblicato nella rivista "La Tour
Saint-Jacques" n° 8 di gennaio/febbraio 1957 "Robert Ambelain contro Eugène Canseliet", in cui queste due persone discutono sull'identità di Fulcanelli. In quest'articolo è pubbicata una foto,
intitolata a pagina 208: "Jean_Julien Champagne nel suo laboratorio". La foto inedita qui sotto ci mostra la stessa stanza diversamente sistemata. Questa foto è molto invecchiata ma l'interesse
si trova in basso a destra. Il suo margine reca la seguente scritta:
A P. Dujols
...(omaggio di un giovane
.....polo)
J. Champagne
La foto originale è valorizzata da una cornice.
Sull'angolo inferiore destro di quest'ultima è apposta la dedica manoscritta. Essa è rivolta a Pierre Dujols. Questa foto si trovava tra i suoi effetti alla sua morte. Una copia fotografica è
eseguita per la sua famiglia e comprende la cornice stessa.
È questa seconda fotografia, fotografia di
una fotografia, che vedete qui sopra. Essa è di modeste dimensioni: 12, 7 X 8,8 cm. Vedremo più in là i dettagli di questa foto.
La dedica a Pierre Dujols è una vera
rivelazione.
Quest'ultimo è dunque il maestro in scienze
ermetiche di Julien Champagne. Vedremo altrove che è anche il maestro in scienze ermetiche di Henri Coton, detto Alvart come nome mistico, o Henri Alvart F.O.E., Fratello dell'Ordine d'Elia, o
Henri Coton-Alvart. René Schwaller de Lubicz appartiene anch'egli a quest'ordine, composto da dodici membri al suo vertice, dodici cavalieri che portano la spada e la toga bianca come si deve tra
gente per bene.
René Schwaller de Lubicz conosce dunque Henri
Coton. Uno è "amico e discepolo di Fulcanelli", l'altro così come Julien Champagne discepolo di Pierre Dujols.
Abbiamo qui una prova in più dell'operatività di
Julien Champagne.
Allora, se Julien Champagne è anche un alchimista operativo, che lavora al fornello o alla storta, ha lasciato degli scritti
ermetici?
Sono noti tre documenti. I primi due
consistono in annotazioni alchemiche di libri ai loro margini. Il terzo è un manoscritto inedito intitolato "La via minerale" custodito segretamente sino ad oggi in cui Archer, nel suo
eccellente blog dedicato a Julien Champagne, mette a consocenza di tutti alcune pagine di questo eccezionale documento.
Il primo
documento:
Nella biblioteca di Jules Boucher si trova un
esemplare del 1920 di un libro di Stanilas de Guaita, lefs de la magie noire, annotato. Jules Boucher (1902-1955) assicura nelle sue note che queste ultime sono di Fulcanelli. Non vi
sono legami stabiliti con julien Champagne, ma quest'opera è ornata in prima pagina dall'ex libris di Jules Boucher, disegnato da Julien
Champagne!
Robert Amadou, in un articolo di "L'autre monde",
numero 76 del 1983.
Il
secondo documento: Julien Champagne possiede il libro di Pott, professore di chimica a Berlino, "Dissertazioni chimiche", tradotte e pubblicate in francese nel 1759. Fulcanelli cita a
lungo e per due volte quest'autore. Julien Champagne inserisce due note manoscritte nei margini, alle quali giustappone il suo ex libris con l'inchiostro rosso "spagiria". Queste note mostrano
che Julien Champagne conosce bene gli autori alchemici, i termini chimici contemporanei così come la pratica di laboratorio.
Libro di Pott "Dissertazioni chimiche" annotate
da Julien Champagne.
Allora, se Julien Champagne è anche un alchimista operativo, che lavora al fornello o alla storta, ha potuto egli redigere le opere di
Fulcanelli?
L'alchimista Henri Coton, detto Coton-Albert, è
in corrispondenza con un alchimista di Barcellona, Josè Gifreda. Quest'ultimo è menzionato pubblicamente da Eugène Canseliet.
Josè Gifreda e Eugène Canseliet si scambiano
una voluminosa corrispondenza. Al decesso di Josè Gifreda i suoi eredi trovano una corrispondenza di circa 130 lettere di Eugène Canseliet. La prima lettera di Canseliet data al 1930. Essa parla
della "lettera G". Egli lavorava, secondo uno dei suoi eredi, con la galena. La prima volta in cui Canseliet lavorò con l'antimonio, fu verso il 1950, grazie ad un pezzo di antimonio nascosto
sotto un dolce che gli offrì il suo amico di Barcellona, benché Canseliet conobbe questa terra già da molto tempo.
Josè Gifreda riceve così alcune lettere di Henri
Coton-Alvart. Una di esse dice: "Non capisco la pubblicazione dei libri di Fulcanelli, infatti il mio amico Pierre Dujols mi aveva fatto leggere i manoscritti e li ha passati a qualcun altro
che li ha pubblicati sotto il nome di Fulcanelli. Me li sono procurati, ma me ne sono presto sbarazzato. È un'impostura. Posso parlarne, ho conosciuto tutti i protagonisti di
quest'epoca".
La testimonianza di questo ingegnere-chimico è
chiara. Gli eredi di José Gifreda pubblicarono queste lettere, parte della Storia, all'intenzione di tutti? Aspettando avendo avuto queste lettere tra le mie mani, ne rendo
testimonianza.
Nell'attesa avendo avuto queste lettere tra le
mie mani, ne do testimonianza.
Cosa dobbiamo pensare di tutto ciò? Pierre Dujols
presta ad Henri Coton, uno dei suoi discepoli, dei manoscritti. Dopo la lettura Henri Coton li restituisce, senza fornire alcun giudizio noto. Alla pubblicazione di Fulcanelli parla di impostura.
Questo termine significa "inganno di una persona che si fa passare per ciò che non è". Per Coton questo Fulcanelli apparso così a titolo di redattore di queste opere è un impostore. Coton sa
infatti da dove esse provengano.
Sfortunatamente non siamo maggiormente
illuminati. Infatti è risaputo che un libraio-editore riceva dei manoscritti in via di pubblicazione. Il libario lo dà da leggere ad un comitato di lettura che validerà o meno l'interesse
del manoscritto. Henri Coton svolge questo ruolo presso il suo amico libraio-editore ed allo stesso tempo suo Maestro in scienze
ermetiche?
Quando il Mistero delle cattedrali è
pubblicato, nel 1926, Julien Champagne ha 49 anni. È troppo giovane per aver potuto scrivere una tale opera?
Fulcanelli scrive: "Ci rifiutiamo
energicamente a riconoscere una donna di 25 anni (Jeanne de Vivonne, a Dampierre sur Boutonne) come beneficiaria di una sceinza che esige più del doppio degli sforzi e studi assidui...".
Attraverso quest'esempio Fulcanelli menziona una durata di una cinquantina d'anni come tempo di studi necessari per poter realizzare la Grande Opera. Questo tempo può sembrarci oggi molto lungo,
troppo lungo.
In difetto di poter sapere se Julien Champagne ha
redatto le opere di Fulcanelli, per lo meno le ha illustrate. È gioco forza allora di constatare che egli disegna il frontespizio di I Misteri delle Cattedrali" molto prima. Infatti
questo disegno alchemico è stato pubblicato sin dal 1912 nel terzo catalogo della famosa "Librairie générale des sciences occultes" fondata da Henri Charconac. È il luogo di incontro invevitabile
del gran mondo della Parigi esoterica.
Provenienza da collezione privata,
ringraziamo per la condivisione.
Questo catalogo è composto da alcuni capitoli: magnetismo, chiromanzia,
cabala, magia, astrologia, alchimia... All'inizio di ogni capitolo Paul Charconac, che dirige la libreria con suo fratello Louis, in seguito al decesso del loro padre il 28 maggio 1907, redige
una breve introduzione impreziosita da un'illustrazione. Al capitolo "Alchimia", Paul Charconac inserisce questa magnifica tavola di Julien Champagne.
Jean Artero, autore contemporaneo, fu il primo a segnalare ciò nella
sua opera Présence de Fulcanelli pubblico presso Arqa nel 2008.
Una differenza
salta agli occhi: il disegno di Julien Champagne ad illustrazione di questo catalogo non è datato, mentre nella pubblicazione di Il Mistero delle Cattedrali di Fulcanelli il disegno si
ritriva datato al 1910. Questa data si trova inserita in basso sulla sinistra del disegno, in modo simmetrico alla sua firma, posta in basso a destra "J. Champagne".
Nel 1910, egli
dipinge anche la vetrata dei Saints-Innocents, acquarello che si ritrova in seguito in Il Mistero delle Cattedrali. Poi nel 1911 dipinge la vetrata della cappella di san Tommaso
d'Aquino, a Parigi. Quest'acquerello trova posto anche nella stessa opera quindici anni dopo.
Generalmente
l'editore di un'opera cerca un collaboratore per illustrare un manoscritto una volta che ha deciso di pubblicarlo. Qui, nel caso di Julien Champagne, la decisione di pubblicare il manoscritto
risale al 1910 o prima? Impossibile, a vedere i riferimenti bibliografici nelle note che sono per alcune posteriori a questa data. Dobbiamo allora pensare che il testo e le illustrazioni sono
state fatte congiuntamente? Possiamo anche pensare che il testo avrebbe preso corpo e sarebbe venuto in appoggio ad illustrazioni già parzialmente eseguite, essendo esse stesse il riflesso di una
riflessione condotta a questo soggetto da una persona o un piccolo gruppo di persone?
Guardiamo la
fotografia, elemento per elemento, del laboratorio di Julien Champagne dotato di dedica del suo Maestro in scienze ermetiche Pierre Dujols e compariamola al frontespizio di Il Mistero
delle Cattedrali.
Per completare la nostra conoscenza di Julien Champagne bisogna fermarsi sulla sola sua pittura alchemica
nota sino ad oggi, "La femme sur une tête de mort dans un matras de verre" [La donna su un teschio in un matraccio di vetro]. Ci insegna a conoscerlo meglio.
Allo stesso modo fermiamoci sul disegno originale di Julien Champagne della vergine dei metalli planetari
di Notre-Dame di Parigi.
[Traduzione di Massimo Cardellini]
LINK al post originale:
Fulcanelli l'alchimiste, Julien Champagne
l'illustrateur de ses livres
©La Rue de l'Alchimie